“Si la furtuna vuoi ca’ t’assist man inda’sacca e nun t’ fa nziste’, ra u rumit’ t’ha fa tuccà e na cosa ng’aja lassà.”
E’ la filastrocca del romita, l’uomo vegetale, vagante.
E’ la maschera di Satriano di Lucania, simboleggia gli alberi, lo stato di povertà del romita che indigente vive tra i boschi.
Tra le numerose produzioni del cinema lucano, c’è anche Alberi, non è un film ma una cine-istallazione, pensata senza un inizio né una fine che a loop può ripetersi all’infinito.
E’ girato interamente ad Armento e ci riporta nei boschi per raccontare il mito de romito.
Sono gli uomini albero di Satriano di Lucania che secondo il culto arboreo di origine medievale, nel periodo di Carnevale si vestivano interamente di edera e impugnando un bastone rivestito di un ramo di ginestra bussavano alle porte del paese per chiedere l‘elemosina.
Michelangelo Frammartino è un regista ha origini calabresi, la sua opera è un inno alla Basilicata ed è stata un successo per la visibilità che ha regalato al pubblico, accendendo i riflettori sulle tradizioni lucane in tutto il mondo.
Presentato al Tribeca Film Festival di New York, Alberi interamente girato ad Armento fu presentato in anteprima mondiale al Moma della Grande Mela.
Un documentario di memoria storica prodotto da Vivo film e Essential Filmproduktion, in coproduzione con Snaporazverein e ventura film, in collaborazione con Rai Cinema, Istituto Luce Cinecittà, Sensi Cinema, Sensi Contemporanei Basilicata, Azienda di Promozione Territoriale Regione Basilicata, Medienboard Berlin Brandenburg e con il supporto di Ente Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri – Lagonegrese, Lucana Film Commission, Comune di Armento, Comune di Satriano di Lucania, Gal CSR Marmo Melandro.
“Alberi” e’ curato per MoMa PS1 da Jenny Schlenzka, Associate Curator with Alex Sloane, Volkswagen Fellow.
Riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, “Alberi” ha sostenuto candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Roberta Nardacchione